“Nei
miei anni da tirocinante e poi da insegnante è stata subito chiara una cosa:
per quanto una scuola possa essere bella e colorata mancano sempre materiali e
giochi di ogni tipo. Cosa fare? Utilizzare i bei cari e vecchi materiali
destrutturati, ovvero?!? Tutto ciò che abbiamo a casa o a scuola che possa
essere utilizzato e riutilizzato in modo sicuro dai bambini”.
Quante volte vi siete chiesti: come faccio a realizzare un’attività che sia fruibile e condivisibile con tutti i bambini, senza spendere eccessivamente? Un modo c’è e ve lo raccontiamo oggi, tra le righe di questo articolo.
Oggi scrivo in compagnia di Sabrina, che ha realizzato il suo progetto di tesi in matematica con il solo utilizzo di tappi di bottiglie e di omogeneizzati.
Sabrina Murabito ha 29 anni. Siciliana d’origine, residente in provincia di Milano.
È un’insegnante, come me laureata in Scienze della formazione primaria.
Inoltre, è specializzata nel metodo Agazzi.
Il suo sogno, sin da piccola, è sempre stato quello di diventare una maestra. Per questo motivo lavora alla scuola dell’infanzia da 5 anni, ha superato il concorso ordinario 2020 e possiede una pagina in cui racconta la vita di scuola: Super.brina. Nel tempo libero ama dipingere, colorare mandala, occuparsi delle piante e fare volontariato.
La proposta che oggi vi facciamo – e
se siete insegnanti crediamo avrete già attuato – è quella di riciclare.
Riciclare tutto ciò che vi è possibile affinché le
vostre attività in classe siano accattivanti e proficue.
Sentiamo
questa frase di Edward De Bono (1971) molto vicina al nostro pensiero:
“si tratta di considerare le cose non soltanto per quello che sono, ma anche per quello che potrebbero essere. In genere una stessa cosa può essere esaminata sotto molti aspetti, e talvolta i punti di vista meno ovvi si rivelano i più utili…”.
Noi
insegnanti abbiamo l’onore ed il potere di trovare veri e propri oggetti
utilizzati e “finiti” e dar loro una seconda vita. Tappi, bottiglie, sassi,
conchiglie, fili, rotoli di carta, scatole di cartone.
Vi
proponiamo questo libro che per noi è una vera risorsa intelligente, dedicata
alla creazione di giochi attraenti ed utili a partire da semplici materiali
della quotidianità: Riciclattoli.
Anche
i bambini in questo lavoro sono dei veri maestri. Riescono a vedere la bellezza
in ogni oggetto. La loro immaginazione è ancora così fervida da potersi
cimentare in meravigliose sculture con le foglie, creazioni con mattoncini di
legno, edifici immaginari con materiale destrutturato.
Nelle prossime foto scoprirete come, con l'utilizzo di materiale de-strutturato, siano arrivati a costruire una pescheria.
Avete mai sentito parlare del materiale destrutturato?
Questa è la seconda proposta che vi
facciamo.
Il
materiale de-strutturato è rintracciabile negli oggetti di uso comune, ma può
anche essere comprato.
Per
materiale “de-strutturato” si intende materiale di recupero o naturale, senza
una finalità specifica o un codice di utilizzo da decodificare. Chiamate anche
“loose parts” o parti “sciolte”, di
diverse dimensioni e forme.
- Sono adattabili a tutti i contesti;
- Suscitano l’immaginazione di chi le utilizza per la realizzazione di un progetto personale.
- Sviluppano il pensiero divergente e il problem solving.
Se volete approfondire, qui trovate un mio articolo sulle Loose parts
Il/la
bambino/a diventa dunque protagonista attivo/a del processo.
L’adulto/a
(non più regista) ha il compito di allestire lo spazio gioco e di essere un
osservatore/trice del momento.
Vi raccontiamo, a tal proposito, anche di realtà low cost.
Sposando
da sempre la causa del “non servono giochi complessi e complicati” ma momenti
di gioco destrutturato che permettano ai bambini di crescere, stupirsi,
immaginare, creare…
Sabrina
ha scelto di candidarsi come volontaria di Creo-mi (pagina Instagram).
CREO-MI (sito web) è un'associazione di promozione sociale senza scopo di lucro e apartitica che si occupa di recuperare eccedenze aziendali, rimanenze di magazzino, prodotti che per diverse ragioni non sono più commercializzabili ma ancora utilizzabili e di ridistribuirle a famiglie e scuole (le quali possono acquistare un loro kit o sottoscrivere una convenzione annuale).
Le principali finalità di CREO-MI sono:
- sensibilizzare all'impatto ambientale delle nostre azioni
- promuovere una cultura ed un'etica più ecologica
- allungare la vita dei materiali dando loro una destinazione diversa da quella usuale, stimolando così una connessione tra mondo educativo e mondo produttivo
- ultima, ma non di meno, fare del bene all’ambiente.
In CREO-MI il ruolo di Sabrina è quello di preparare i kit che acquistano le famiglie o che vengono ritirate da educatori/trici e insegnanti. Così facendo ha la possibilità di fornire a tanti bambini materiali di riciclo, donando loro infinite possibilità di creare nuovi e vecchi mondi, di esprimere loro stessi mettendo in atto la propria creatività.
Ne siamo certe: i bambini attraverso questi materiali sapranno stupirvi. Avendo pazienza e tanta passione, giorno dopo giorno, vi mostreranno il loro mondo interiore.
Noi
vi salutiamo.
Ed io
ritorno, a breve, con una nuova puntata di #distoriainstorie.
Da
Francesca - @effedimaestra - e Sabrina è tutto. Alla prossima.
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Ciò che avete letto è tratto da:
- De Bono E., (1971), Imparare a pensare in 15 giorni. Milano: Feltrinelli Editore.
- Cavalli, V., Zagari, P., (2013), Riciclattoli. Milano: Mondadori.
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