Siete pronti per cominciare ufficialmente un nuovo anno scolastico?
Noi siamo, come sempre, emozionate per questo nuovo inizio.
Un inizio che porta, come da rito, ad un percorso di ambientamento per le famiglie, per i caregivers (persone in generale che si prendono cura del/la bambino/a) e per chiunque sia coinvolto nel settore scolastico. “Ambientamento” è una parola dolce e anche un po’ onomatopeica, se vogliamo, che ci ricorda il doversi adattare a ciò che ci circonda. Infatti, “ambiente” deriva dal latino: ambiens - entis, part. pres. di ambire «andare intorno, circondare». Potremmo immaginarlo come il sentirsi accolti in un abbraccio da parte delle persone attorno a noi e degli oggetti che incontriamo lungo il cammino.
Così dovrebbe essere, un po’ per tutti, un rientro
positivo alla propria postazione di lavoro e/o scolastica.
Per tale motivo, con questo articolo io ed Ivana vi
faremo conoscere una storia a cui non potrete rinunciare per ri-partire nel
modo più dolce ed emozionante possibile.
La connetteremo con la musica, di cui Ivana è esperta,
per regalarvi anche un po’ di magia.
Non vi resta che leggere e lasciarvi trasportare dalle
nostre idee…
Chi è Ivana?
Ivana Capone ha 25 anni ed è un’insegnante di scuola dell’infanzia, laureata in scienze della formazione primaria. Trovate qui la sua pagina Instagram attraverso cui condivide utilissimi consigli didattici e musicali.
Eh sì, scrivo “musicali” perché Ivana è una musicista.
Suona il violino da quando ha 11 anni ed a breve conseguirà la laurea in canto lirico presso il Conservatorio di Latina. Ha avuto la fortuna di cantare e suonare in orchestra su palchi nazionali e internazionali. Inoltre, si occupa di educazione musicale per bambini da 0 a 6 anni organizzando laboratori e progetti di musica che coinvolgono i bambini e le loro famiglie.
Una storia che cattura
Vi siete mai sentiti in qualche modo rapiti da un libro in particolare?
Noi sì. Ci siamo sentite vicine alla curiosità dei bambini e al loro desiderio di conoscere, affascinate da un albo illustrato meraviglioso. Daniela Lucangeli (2021) afferma che la curiosità è l’essenza dell’apprendimento, l’innesco, il suo motore; il fuoco che mantiene viva l’immensa necessità e voglia dei bambini di osservare, conoscere, scoprire, imparare.
Così abbiamo scoperto “Orso, buco!”, un albo illustrato di Nicola Grossi, edito dalla casa editrice Minibombo che già conoscevamo e ammiravamo per i preziosi libri che realizza.
Per tutte queste caratteristiche il libro risulta essere una fonte inesauribile di idee utili alla realizzazione di infinite attività assieme ai bambini.
Quindi, da dove partire per realizzare un percorso di ambientamento con tale libro?
- Gettare le basi per la creazione di un buon clima di classe;
- Realizzare un ambientamento sereno e accogliente, nel rispetto dei tempi di ciascun bambino;
- Instaurare un primo contatto affettivo con i bambini sfruttando i grandi poteri della musica, quello sociale e quello emotivo.
1 FASE: ORGANIZZAZIONE DEL SETTING
Una storia raccontata passivamente, nonostante le immagini del libro possano essere le più belle del mondo, non cattura l’attenzione dei bambini. È necessario che l’insegnante sia presente con mente e corpo, che partecipi, che ascolti e che narri allo stesso tempo.
Ecco perché la proposta che Ivana condivide è quella di raccontare in movimento.
La prima cosa da fare è quella di preparare la stanza. Avremo bisogno di un paracadute ludico (o semplicemente un cerchio preso in prestito dalla palestra) e di funi di varia lunghezza per realizzare un percorso motorio. Se possibile, svolgiamo la lettura dinamica senza scarpe assieme ai bambini. Ci serviranno inoltre una LIM (lavagna Interattiva Multimediale) oppure un altro dispositivo per la riproduzione sonora digitale come lo stereo o il telefono cellulare. Per ultimi: un tamburello, un bastone della pioggia realizzabile assieme ai bambini (in alternativa possiamo utilizzare un altro strumento che simuli il suono dell’acqua che scorre come l’ocean drum), uno shaker o maracas. E, naturalmente, la nostra voce.
FASE 2: LA LETTURA E LA DRAMMATIZZAZIONE
Il libro può essere diviso in due parti. Cominciamo con la prima, ossia quella che termina con l’incontro dell’elefante. Ci disponiamo nell’area più libera della stanza accanto al paracadute, ricordandoci di avere vicino a noi lo stereo e iniziamo la lettura del libro in piedi, rivolti verso i bambini. Ivana ci suggerisce una brevissima “formula magica” per catturare l’attenzione prima della storia:
“La storia
sta per iniziare
apro le
orecchie
e son pronto
a viaggiare
con
immaginazione e fantasia
la musica dei
libri
mi porta
via.”
Svolgiamo la lettura secondo la seguente sequenza:
- Presentazione dell’animale (ad esempio, l’orso);
- Riproduzione con il corpo dell’andatura dell’animale, lasciandosi guidare dal brano a lui dedicato e dirigendosi verso il paracadute;
- Verbalizzazione della caduta nella tana di un altro animale (“BADABUM! nella tana di volpe”). Nel momento della caduta sul paracadute potete decidere se intonare la parola onomatopeica o se semplicemente pronunciarla con enfasi. Nel caso del canto è preferibile intonare la parola in modo discendente scandendo le sillabe.) Un esempio
A questo punto cominciamo la seconda parte della storia in cui si parla del percorso a ritroso dei protagonisti tra i vari ambienti naturali.
Ci dirigiamo verso le funi riproducendo con il corpo l’andatura dell’elefante e attraversiamo i vari ambienti naturali camminando lungo le funi, disposte di volta in volta a riprodurre il segno grafico corrispondente sul libro (ad esempio, la linea retta rappresenta la strada mentre quella ondulata il fiume).
Durante il cammino riproduciamo i suoni onomatopeici con la voce. L’insegnante guida la fila e mentre cammina suona lo strumento corrispondente all’ambiente attraversato.
Alla fine della storia ci dirigiamo nuovamente verso il paracadute per la caduta finale nella tana di orso, concludendo il racconto proposto dal libro.
FASE 3: PREGRAFISMI IN MUSICA
Dopo l’esperienza di lettura, musica e movimento
proponiamo un primo avvicinamento ai segni grafici che abbiamo sperimentato con
il libro (cerchio, punto, linea retta, curve, zig zag).
Disponiamo sulla parete di classe un lungo foglio
bianco o più fogli attaccati, facciamo scegliere a ciascun bambino/a un colore
(pennarello o tempera solida) e chiediamo loro di disegnare i vari percorsi propositi
dal libro, gli animali e le loro tane. Per accompagnare questo grande disegno
di gruppo possiamo utilizzare il brano di Chopin “Étude Op. 25 N. 1” eseguita
al pianoforte da D. Barenboim la quale esprime in musica questo senso di
ciclicità, di curve e di continuità.
In conclusione
Dopo un percorso così intenso resta poco da
aggiungere. Ivana ha strutturato un progetto didattico, musicale, motorio,
lessicale ed artistico che potrebbe prendere vita all’interno di un intero
percorso scolastico annuale, a mio parere. Credo che la musica sia uno
strumento magico all’interno del nostro lavoro, che sa catturare ed emozionare.
Ancor di più credo che qualsiasi insegnante possa praticarla, con le dovute
accortezze e con la dovuta formazione, senza aver paura di vivere questa
esperienza assieme ai suoi bambini.
Con la speranza che questa storia e questo progetto
musicale vi siano piaciuti,
vi salutiamo come gli animali che cadono nella tana.
Badabum! Alla prossima,
Ivana unadidatticachesuona e Francesca, vostra
effedimaestra.
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Tutto ciò che avete letto è tratto da:
- Grossi. N., (2021), Orso, buco!. Reggio Emilia:
Minibombo;
- Lucangeli. D., (2021), Cinque lezioni leggere sull’emozione di apprendere. Trento: Edizioni
Erickson;
- Dizionario digitale Treccani;
- andatura orso (solo minuetto con trio);
- andatura volpe;
- andatura rospo;
- andatura formica;
- andatura elefante;
- Étude Op. 25 N. 1” di Chopin .
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